La Guardia di Finanza a settembre 2016 scoprì una piantagione di 200 piante di “canapa indiana” di un’altezza di circa tre metri Piante rigogliose e curate.
Erano coltivate in un terreno posto in una zona impervia del Comune di Cetraro, per raggiungere il quale gli agenti avevano dovuto muoversi su una serie di ripidi sentieri facendosi largo tra la fitta vegetazione ed aprendosi qualche improvvisato varco tra i rovi.
Ora il Sostituto procuratore, Anna Chiara Fasano, alla quale non possiamo non porgere i nostri ringraziamenti, ha chiesto al Gip presso il Tribunale di Paola, Maria Grazia Elia, l’arresto dei tre coltivatori responsabili della custodia del tesoro illegale, nonché ad altre due persone accusate in concorso di detenzione di “marijuana” ai fini di spaccio.
Tutti e cinque gli indagati sono di Cetraro.
Gli arresti sono stati eseguiti dal Comando provinciale di Cosenza.
Le indagini, effettuate sotto la direzione della Procura di Paola, ha permesso la piena ricostruzione dei fatti ed ha consentito, inoltre, di rinvenire e sottoporre a sequestro:
-circa 600 grammi di marijuana,
-una pistola colt con matricola abrasa,
-una Bmw serie 1,
-due cellulari e
-un'agenda manoscritta.
Le piante di “canapa indiana” sul mercato avrebbero prodotto un profitto illecito pari ad oltre 500 mila euro.
L'operazione permette di cogliere la necessità della presenza sul territorio delle Fiamme Gialle per avere un moderno e funzionale presidio di sicurezza pubblica e di legalità economico-finanziaria sull’intero territorio di competenza.
Pubblicato in
Alto Tirreno