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Nel mirino della Guardia di Finanza una società attiva nel settore pubblicitario, che non avrebbe dichiarato quattro milioni e mezzo di euro di ricavi, evadendo le imposte per oltre un milione e 300mila euro

Due persone sono state denunciate dai finanzieri di Paola

 

che hanno scoperto una società attiva nel settore pubblicitario che avrebbe evaso il Fisco, non presentando dal 2013, alcuna dichiarazione dei redditi pur avendo conseguito ricavi per 4,5 milioni di euro.

L’impresa “fantasma”, dopo essere stata particolarmente attiva nel territorio cosentino ed aver cambiato negli anni diversi amministratori e sede, spostando quest’ultima da una città ad un’altra, dall’anno 2013 non ha più presentato le dichiarazioni fiscali ed è stata posta in liquidazione, così evadendo rilevanti imposte a danno dell’Erario pari ad oltre 1,3 milioni di euro.

Negli ultimi tre anni la società ha fatto anche importanti investimenti, tra cui l’acquisito di un immobile e di diverse autovetture, alcune di rilevante valore.

Nonostante la scarsa documentazione amministrativa e contabile a disposizione, i Finanzieri hanno ricostruito, grazie ad una mirata serie di riscontri effettuati nei confronti di numerosi operatori commerciali del settore, la reale posizione fiscale del contribuente, le vendite effettuate e gli utili conseguiti.

Al termine della verifica fiscale è stata rilevata, quindi, la mancata dichiarazione di ricavi per 4,5 milioni di euro e sono state calcolate imposte evase per oltre 1,3 milioni di euro.

Inoltre sono state denunciati due amministratori all’Autorità Giudiziaria, per la commissione dei reati di “Omessa dichiarazione” e “Occultamento o distruzione di documenti contabili”, i quali ora rischiano anche la reclusione fino a sei anni.

Pubblicato in Alto Tirreno

La tassa di soggiorno è un'imposta di carattere locale applicata a carico delle persone che alloggiano nelle strutture ricettive di territori classificati come località turistica o città d'arte.

Il decreto legislativo 14 marzo 2011 n. 23 ha conferito ai comuni la facoltà di istituire l'imposta di soggiorno.

Più precisamente ai sensi del comma 1 dell'articolo 4 del suddetto decreto, i comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d'arte possono istituire, con deliberazione del consiglio, un'imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio, da applicare, secondo criteri di gradualità in proporzione al prezzo, sino a 5 euro per notte di soggiorno.

I fondi della tassa di soggiorno sono usati per la promozione turistica della città. Diamante per esempio usa la tassa di soggiorno per contribuire al Festival del peperoncino e pagare così Belen.

Ma non tutti rispettano la normativa e per questo nei prossimi giorni una “task force” composta da carabinieri e polizia municipale, su indicazione della Commissione Straordinaria del Comune di Nicotera, farà i primi controlli su tutte le strutture ricettive e la successiva caccia agli evasori della tassa di soggiorno.

Molti albergatori non avrebbero infatti dichiarato al Comune le effettive presenze nelle strutture per cercare di “risparmiare” sulla tassa di soggiorno dovuta.

E coloro che avranno omesso tale adempimento verranno sanzionati e denunciati alla magistratura.

I controlli riguarderanno gli alberghi, i B&b e gli affitti di appartamenti e/o stanze

Ad oggi a Nicotera non si ha infatti ancora una stima precisa di quante siano le effettive strutture che offrono ospitalità.

L’attività mira a tutelare i proprietari delle strutture ricettive che provvedono, regolarmente, a versare tutti i contributi dovuti.

Pubblicato in Vibo Valentia

Abbiamo ricevuto una lettera da parte di un nostro lettore che ci chiede di pronunciarci sul pagamento delle bollette dell’acqua.

 

Trattandosi di una domanda cruciale riteniamo opportuno chiedere la risposta all’assessore al bilancio Gianluca Cannata , ma anche all’ex assessore Sergio Tempo, mettendole, in tal modo, a confronto.

Siamo certi che i due politici in breve tempo risponderanno, così che le loro risposte possano indirizzare i comportamenti degli utenti

 

Gentilissimo Tirrenonews,

intanto riteniamo di dovervi ringraziare per l’attenzione che date ai problemi quotidiani di noi amanteani, ma non possiamo non evidenziare che le notizie che ci offrite non sono complete ed esaustive come vorremmo.

Per questo ci permettiamo di rivolgervi specifiche domande.

  1. Il sindaco ha dichiarato che grazie alla azione di controllo sul territorio sono stati coperti tantissimi evasori. Cosa ne sapete?
  2. In conseguenza di tali accertamenti è stato emesso un secondo ruolo di acqua dell’importo di oltre 1 milione e mezzo di euro. Cosa ne sapete ?
  3. Siete a conoscenza degli elenchi degli evasori?
  4. Avere avuto modo di riscontrare la differenza tra i ruoli dello scorso anno e quelli di questo anno, sia sotto il profilo degli importi che sotto quello meramente numerario?
  5. Ma se sono stati trovati tantissimi evasori il ruolo complessivo dell’acqua è maggiore o minore dei costi del servizio?
  6. Perché il comune non pubblica l’elenco degli iscritti al ruolo dell’acqua?

Grazie per le risposte.                                                            Lettera firmata

 

Risposta alla domanda n 1.

Abbiamo sentito anche noi il sindaco vantarsi del grande risultato degli accertamenti sulla evasione. L’ex assessore al bilancio ed ai tributi Sergio Tempo ci ha detto che fu una scelta operata sotto il suo governo.

Abbiamo visto infatti con determina 349 del 16 agosto 2016 è stato dato incarico alla cooperativa Quadrifoglio, dell’incarico, tra l’altro, del controllo degli allacci abusivi e/o manipolazione delle rete di adduzione.

Nell’uno o nell’altro caso, ci sembra, possa ritenersi ricadente il furto di acqua donde la competenza esclusiva delle forze di polizia. Ma tant’è! Non solo ma lo strano è che la determina è diventata esecutiva soltanto con la pubblicazione avvenuta solo in data 11 novembre 2016. Aspettiamo le risposte di Cannata e Tempo.

 

Risposta alla domanda n 2.

Nulla. Non sappiamo nulla. Non siamo riusciti a trovare il provvedimento di approvazione del nuovo ruolo. D’altro canto essendo l’ incarico alla Quadrifoglio diventato esecutivo solo in data 11 novembre 2016 ci sorprende il fatto che sia stato possibile redigere un nuovo ruolo.

In merito , quindi, aspettiamo le risposte di Cannata e Tempo.

 

Risposta alla domanda n 3.

No. E ci piacerebbe averlo. Lo chiediamo a Cannata e Tempo.

 

Risposta alla domanda n 4.

Ovviamente no. Ed anche a noi piacerebbe sapere chi sono gli evasori e quanto hanno evaso. Lo chiediamo a Cannata e Tempo.

 

Risposta alla domanda n 5.

Questa è davvero una domanda “tosta”. Tutti sappiamo che il comune deve approvare il piano economico finanziario dei servizi determinando e tariffe fino alla copertura massima del 100% dei costi.

È ovvio quindi che ove si determinassero entrate aggiuntive come quelle derivanti da elenchi aggiuntivo di evasori le stesse non potrebbero nel loro complesso superare i costi del servizio. Un comportamento contrario determinerebbe un illecito arricchimento per l’ente e di conseguenza la configurazione di un abuso.

Un eventuale nuovo ruolo aggiuntivo pertanto appare impossibile dovendosi preventivamente ricalcolare le tariffe ed approvare un ruolo complessivo con un importo totale non superiore ai costi. A Cannata e Tempo di valutare ,anche, quanto da noi riferito.

 

Risposta alla domanda n 6.

Non lo sappiamo. Sappiamo solo che se lo facessero ogni cittadino potrebbe segnalare anche anonimamente gli evasori ben sapendo che per ogni evasore trovato sarebbero ridotte le tariffe di tutti. Ma la risposta la chiediamo a Cannata e Tempo.

Appena ci giungeranno le pubblicheremo.

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