Davvero quando è troppo, è troppo. Già la morte di Erika Brusca era apparsa a tutti i calabresi una vera tragedia. Una giovane ventiseienne deceduta una settimana fa per causa di un incidente stradale sulla SS18 nei pressi del bivio per Acquappesa.
Ed oggi è morta la sorella più giovane di 24 anni Maria Brusca che si era salvata dall’incidente ed era stata trasportata immediatamente in ospedale ma la cui situazione era apparsa grave sin da subito.
Era stata ricoverata all’ospedale dell’Annunziata in Cosenza dopo aver girovagato tra ospedali per fare una TAC ( una delle apparecchiature risultava ancora da preparare ).
Un incidente strano nel quale era stato coinvolto un altro automezzo i cui occupanti lo avevano abbandonato ed erano scappati, probabilmente impauriti, ma poi trovati.
Uno di questi R.F. di Acquappesa, incensurato, è stato denunciato a piede libero dai carabinieri con l’accusa di omissione di soccorso.
L’altro, l’autista , Carlo Musacchio, di 40 anni, di Acquappesa, già noto alle forze dell'ordine è stato arrestato ed accusato di omicidio colposo.
Secondo gli investigatori il Musacchio momento dell’incidente guidava in stato di alterazione psicofisica, sarebbe risultato positivo al test sugli stupefacenti e all’alcol.
Ma la certezza della giustizia serve a molto poco di fronte al dramma di due giovanissime ragazze incolpevoli la cui vita è stata loro sottratta.
Serve poco anche il cordoglio che sentiamo di dover porgere ai loro genitori, ma lo facciamo con il rispetto di chi è costretto a scrivere di un evento terribile e cogliendo il grande dolore di un padre e di una madre che hanno perso parte della loro vita.
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Quando sento parlare della SS106 come la strada della morte mi viene una profonda rabbia perché io come tanti sappiamo che anche la SS18 è una strada della morte e che sottolineare SOLO la pericolosità della SS106 significa dare la illusione che la SS18 sia una strada SICURA!
NO!. Non è così, si muore anche sulla nostra statale.
L’ultimo è di ieri sera 17 ottobre, alle ore 22.00 circa, tra Acquappesa e Cetraro.
Su una Fiat Seicento di colore blu viaggiavano Erika Brusca, di 27 anni (vedifoto), di Acquappesa, e la Maria, di 24 anni.
La dinamica dell’incidente non è chiara.
Ma sembra che la Fiat seicento abbia urtato il guardrail ed Erika sarebbe stata sbalzata fuori perdendo la vita, mentre la sorella dopo un primo ricovero a Paola sarebbe stata poi ricoverata nel nosocomio di Cosenza.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti la Polizia stradale di Scalea, i Carabinieri di Cetraro ed i Vigili del fuoco.
Quanto all’altra auto coinvolta nell’incidente, una Fiat Uno, occorre dire che gli occupanti si erano allontanati dal luogo dell’incidente.
Sul tardi il conducente della Fiat Uno è stato identificato ed arrestato.
Primo aggiornamento:
Si chiama Carlo Musacchio, di 40 anni, di Acquappesa.
Per ora viene accusato di aver omesso il soccorso alle due sorelle Brusca.
Non si escludono altre responsabilità ove dalle indagini condotte dai militari della Compagnia di Paola, in collaborazione con i militari della Stazione di Guardia Piemontese dovesse venir fuori il coinvolgimento attivo della Fiat Uno nell’incidente.
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