Non basta l’erba light ormai di libera vendita.
O forse chi detiene quella vera ora ha uno scarso mercato ed allora si trova obbligato a tentare di spacciarla.
Così esponendosi.
Ma non sempre va bene.
Non è andata bene al camporese trovato con 300 grammi di erba ed arrestato.
Una giornata impegnativa quella dei carabinieri di Amantea .
Come mi ha detto uno di loro “ Amantea è bella perché è varia”.
Eh, si!.
Ad Amantea un ragazzo disabile che scambia una sconosciuta per una amica , la abbraccia e finisce in caserma.
Per fortuna compreso ed aiutato.
A Campora San Giovanni un ragazzo trovato con erba, arrestato e portato in caserma.
Nel primo caso un allarme diffuso e generalizzato.
Nel secondo caso nessun allarme.
Ma davvero un abbraccio è più grave della droga?.
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Campora San Giovanni
Un mini arsenale di armi munizioni è stato scoperto dai carabinieri di Paola nel corso di un mirato controllo del territorio.
Arrestato un 53enne del posto, L.A., già noto alle forze dell’ordine per reati in materia di stupefacenti, armi e contro la persona.
Ai militari non erano sfuggite alcune condotte sospette avendo notato un continuo via vai dell’uomo dalla sua abitazione verso alcune pertinenze nella sua disponibilità.
All’alba di stamattina il blitz all’interno della casa e di alcuni garage ha consentito di rinvenire quattro fucili calibro 20; una pistola monocolpo, varie parti di armi; e oltre 200 cartucce, il tutto illegalmente detenuto.
I successivi accertamenti, condotti da personale specializzato, hanno consentito di evidenziare che tutte le armi sequestrate, verosimilmente fabbricate proprio da L.A., risultano prive di marca e matricola.
L’arrestato, terminate le formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Paola, coordinata dal Procuratore Pierpaolo Bruni, è stato tradotto presso il Carcere di Paola, in attesa del giudizio di convalida.
Dovrà rispondere di “fabbricazione e detenzione illecita di armi clandestine”.
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Paola
Cetraro (Cosenza) - Una persona è stata arrestata a Cetraro dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cosenza, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Paola Rosamaria Mesiti, su richiesta del Procuratore Pierpaolo Bruni e del Sostituto Teresa Valeria Grieco.
Le Fiamme Gialle cosentine dopo aver percorso una serie di ripidi sentieri della costiera tirrenica e facendosi largo tra i rovi e la fitta vegetazione, hanno scoperto una piantagione di circa 100 piante di “Canapa Indiana” aventi un’altezza di oltre 2 metri e peso superiore a 40 chilogrammi, curate e coltivate in vasi occultati all’interno di un canneto in una zona impervia del Comune di Cetraro.
All’esito delle indagini, scattate immediatamente ed effettuate sotto la direzione della Procura di Paola, sono state ricostruite le attività illecite ed individuata una persona di Cetraro responsabile della coltivazione.
Le piante di “Canapa Indiana” avrebbero consentito di realizzare un guadagno illecito di oltre 500 mila euro.
Le perquisizioni effettuate dai Finanzieri hanno, inoltre, permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro ulteriore sostanza stupefacente del tipo “Marijuana”, nonché i recipienti per innaffiare le piante di “Canapa Indiana”.
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Alto Tirreno
Arrestato un 53enne. I poliziotti della Squadra Mobile di Vibo Valentia hanno arrestato per furto aggravato di energia elettrica e di gas metano, E. P..
Nel corso di un controllo nell'abitazione dell'uomo sita nel quartiereAffaccio di Vibo, la polizia ed i tecnici dell'Enel e dell'Italgas hanno scoperto un allaccio abusivo al contatore del gas e della rete elettrica.
Attraverso la muratura della colonna del gas - mettendo fra l'altro in pericolo l'incolumità pubblica - l'uomo ha collegato fraudolentemente il suo impianto al fine di ottenere l'erogazione di gas e luce, pur in assenza di un regolare sistema di fornitura.
Il contatore che eroga l'energia elettrica sarebbe stato inoltre manomesso e collegato direttamente sul cavo Enel.
E.P. è stato posto agli arresti domiciliari in attesa delle determinazioni dell'autorità giudiziaria. (AGI)
Un boom di furti di energia elettrica, che racconta due aspetti.
Il primo è la povertà od il bisogno di salvare l’azienda.
Il secondo è la supposizione di farla franca.
Ma alla fine la questione è venuta prepotentemente a galla.
In Calabria, Sicilia ed altre parti del Mezzogiorno a migliaia i furti.
Frodi che hanno coinvolto perfino punti vendita di grandi catene di supermercati ed interi palazzi allacciati in modo abusivo, come scoperto dai commissari inviati dall’Enel.
E l’Enel ha licenziato in tronco dipendenti infedeli responsabili di allacci abusivi
Sono rari invece gli allacci abusivi alla rete idrica scoperti e denunciati mentre si suppone con forte ragione che invece siano molto più numerosi degli allacci abusivi di luce e gas.
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Vibo Valentia