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Kafkiana abbiamo detto essere la vicenda della provincia di Cosenza.

Ed oggi si aggiungono alla tragicommedia due nuovi atti.

 

Come noto il TAR Calabria si è recentemente pronunciato per la decadenza di Mario Occhiuto da presidente dell’ente provincia.

Lui ha accettato la decisione ma si è riservato di proporre ricorso al Consiglio di Stato.

Intanto il PD, in una nota del segretario regionale del Pd Ernesto Magorno e di quello provinciale di Cosenza Luigi Guglielmelli, ha espresso la propria soddisfazione.

“Auguriamo buon lavoro a Graziano Di Natale, che oggi si è insediato alla guida della Provincia di Cosenza, dopo la pronuncia del Tar che ha annullato il decreto con cui Mario Occhiuto in maniera illegittima aveva indetto i comizi elettorali per le elezioni di secondo grado del consiglio provinciale di Cosenza e non per l’elezione del presidente”.

“Inizia per l’amministrazione provinciale di Cosenza una pagina di trasparenza e legalità, che da tempo il Pd ha invocato in tutte le sedi politiche e anche in quelle giurisdizionali.

 

Grazie al pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale e all’insediamento odierno di Di Natale l’ente può finalmente rientrare nei canoni della correttezza amministrativa e della legittimità amministrativa, ponendo fine alle strumentalizzazioni politiche e agli atti abusivi che sono stati perpetrati fin qui da Mario Occhiuto.

D’altro canto, la linea del Pd sulla vicenda è sempre stata chiara, a sostegno di un immediato ripristino delle regole e di ritorno alla normalità in un’amministrazione pubblica a servizio dei cittadini e non di una parte politica”.

Forti proteste, invece, da parte del centrodestra.

In una nota diffusa dal movimento “Lista per Cosenza” si legge: “Questa mattina con un blitz susseguente a un incontro svoltosi in Prefettura a Catanzaro, il nuovo segretario generale della Provincia di Cosenza ha consentito al consigliere Graziano Di Natale, genero di Mario Pirillo, di insediarsi come presidente facente funzioni”.

“Un atto gravissimo che viola il comma 78 dell’art 1 della legge 56 del 2014 e il principio che regola la vita democratica degli organismi.

(Comma 78. I seggi che rimangono vacanti per qualunque causa, ivi compresa la cessazione dalla carica di sindaco o di consigliere di un comune della provincia, sono attribuiti ai candidati che, nella medesima lista, hanno ottenuto la maggiore cifra individuale ponderata. Non si considera cessato dalla carica il consigliere eletto o rieletto sindaco o consigliere in un comune della provincia).

Quel posto spetta al consigliere Di Nardo.

Presenteremo domani alla Procura della Repubblica di Cosenza denuncia per abuso di ufficio nei confronti del segretario generale e di tutti i responsabili di questo scempio”.

Pubblicato in Paola

Il termine “ Repubblica delle Banane” venne coniato da O. Henry, pseudonimo di William Sydney Porter, scrittore statunitense.

 

Sottende un luogo dove manca la democrazia reale, dove le elezioni sono truccate, dove manca il principio di responsabilità all'interno del governo, in modo che la corruzione con cui la repubblica delle banane opera resti incontrollata e impunita, dove i membri del governo sono per la maggior parte in vendita e sono consultati soltanto per scopi cerimoniali o per ratificare le decisioni già prese altrove, dove sono forti le discrepanze tra le situazioni di diritto (contenuto delle leggi vigenti) e le situazioni di fatto (come vengono realmente applicate), dove,il sistema giudiziario è inefficace, non reprime i reati dei potenti corrotti, ma invece è colluso con essi.

 

Ed ecco, infatti, l’ultima della vicenda della giunta provinciale e della querelle tra Mario occhiuto e Graziano di Natale.

Ed ecco il comunicato di Graziano Di Natale.

“Mario Occhiuto pensa che in Italia esista la “libera Repubblica di Cosenza”, ma per fortuna esistono regole e istituzioni da rispettare. Le elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Cosenza e per la carica di Presidente si svolgeranno in un’unica data e non sarà quella del 23 ottobre.

Le stesse dovranno indirsi e tenersi entro novanta giorni dalla loro scadenza vale a dire entro il 12 gennaio 2017.

A chiarire tutto e’ stato il Ministero dell’Interno che con verbale della conferenza stato regioni ed autonomie locali del 28/07/2016 n. 11/2106 ha proceduto all’interpretazione autentica della legge 56/2014 stabilendo che “le elezioni per i rinnovi dei consigli provinciali si indicono e si tengono entro 90 giorni dalla loro scadenza”, tale previsione vale per tutti i consigli provinciali in Italia!!

È inutile dire che mi atterrò scrupolosamente a quanto stabilito nella conferenza stato regioni e autonomia locali con il verbale a firma del sottosegretario all’interno on. Giampiero Bocci.

Avvieremo le procedure necessarie al rinnovo del Consiglio Provinciale e per l’elezione del nuovo Presidente della Provincia.

Ho già informato con una nota la Prefettura di Cosenza che non può restare inerte di fronte ad un provvedimento a firma del sottosegretario all’Interno del Governo Italiano”.

Pubblicato in Cosenza

Siamo al paradosso, se non al ridicolo.

La gente si chiede chi sia il presidente della provincia di Cosenza.

Sono due a rivendicare la poltrona.

Mario Occhiuto e Graziano Di Natale.

 

Parliamo di Mario Occhiuto , attuale sindaco del comune di Cosenza e Graziano Di Natale consigliere comunale di minoranza del comune di Paola e primo eletto alla provincia.

Mario Occhiuto dopo la pronuncia del Consiglio di Stato è andato ad inaugurare con la fascia di presidente un tratto della strada della diga di Tarsia ed ha rilasciato dichiarazioni secondo le quali il presidente rimane lui.

Graziano Di Natale, presidente facente funzioni dopo la sentenza del Consiglio di Stato, questa mattina si è recato all’interno del palazzo della Provincia per prendere possesso del suo ufficio.

Il più imbarazzato di questa vicenda è l’addetto al sito web.

Egli non sapendo quale foto mettere sul sito, lo ha oscurato.

Ancora oggi pomeriggio è irraggiungibile.

Per quanto incredibile qualcuno pensa che ci sarà bisogno delle forze dell’ordine.

Pubblicato in Cosenza

Paola sembra avere perso il ruolo di capitale politica del tirreno cosentino.

Almeno a giudicare dallo stato di salute dei servizi.

Ed ovviamente almeno a giudicare dallo stato di salute della politica.

I “grandi” nomi che oscuravano anche Amantea, non sono più sussurrati , non sono più nelle stanze del potere, nessuno fa più ombra gli altri politici del tirreno( tirreno che, invero, è tutto dormiente, in ombra, a favore di Cosenza, della Sila e dello Ionio!)

A Paola si sussurrava della raccolta di firme ( come a Cosenza) per far “cadere” anticipatamente il sindaco Basilio Ferrari.

Una voce sciocca.

Quando è vera, infatti, non se ne viene a conoscenza

Ed infatti il capogruppo del Pd e consigliere provinciale Graziano Di Natale ha affermato: «Stia sereno il sindaco di Paola nessuno della minoranza è interessato a raccogliere le firme per mandarlo a casa. Al posto suo penserei, se ne fosse in grado, di governare la città sarà il popolo a tempo debito a giudicare il suo fallimento politico- amministrativo. Un consiglio: eviti di scimmiottare».

Più “tosto” il consigliere Ollio, che ricordando la raccolta di firme per far cadere l'amministrazione guidata da Roberto Perrotta, ha ironizzato: «Potrebbe insegnarci come si raccolgono le firme, ma stiano sereni sul serio, perché i socialisti non andranno mai dal notaio».

Pubblicato in Paola

Se i risultati di Gianni Papasso sono stati sconfortanti non così si può dire di quelli della lista Provincia Democratica.

Provincia Democratica era quella lista che annoverava la maggior parte dei sindaci candidati.

Ben 7.

C’erano il sindaco di Mormanno, quello di San Lorenzo Bellizzi, di Aiello Calabro, di Spezzano Albanese, di Cerzeto, di Longobucco, di Marano Principato..

Proprio per questo notevole parterre di concorrenti il risultato del consigliere comunale di Paola Graziano di Natale appare sorprendente.

Graziano di Natale, infatti, ha avuto il maggiori numero di voti ponderati.

Ben 3863

Il primo degli eletti della intera provincia

Ben 73 voti espressi di cui 38 della fascia A,11 della fascia B, 14 della fascia C, 10 della fascia D

Un risultato al quale sicuramente non è stato estraneo il suocero onorevole Mario Pirillo

Ma la lista Provincia Democratica raggiunge anche un altro risultato che è quello del maggior numero di consiglieri espressi

Ben 5

Oltre Graziano di Natale, sono stati eletti Franco Iacucci, braccio destro di Mario Oliverio e sindaco di Aiello Calabro, Nociti Ferdinando, sindaco di Spezzano Albanese, Capalbo Pino, consigliere comunale di Acri, Rizzo Giuseppe, sindaco di Cerzeto

E non finisce qui.

La lista esprime anche il secondo eletto della provincia, Franco Iacucci

Il sindaco di Aiello Calabro raccoglie 3766 voti

Voti espressi da 94 elettori di cui 67 della fascia A, 12 della fascia B, 10 della fascia C, 3 della fascia D, 2 della fascia .

Ci sono pervenute lamentele circa i mancati apporti dei voti ad Amantea.

Pubblicato in Paola

Nemmeno si è chiusa ( in positivo od in negativo) la vicenda di Letta, del Governo o delle elezioni e già sembra siano iniziate le grandi manovre nel centrosinistra, italiano e calabrese.

Ma è nei comuni che si avvertono le prime fibrillazioni

Di Amantea parleremo a breve.

Intanto cominciamo da Paola dove nei mesi scorsi i socialdemocratici avevano tentato di entrare nel Pd ( troppo forte per conquistarlo), ma ricevendo dal segretario Francesco Città condizioni precise rese pubbliche tramite una nota stampa che sembrava avere il sapore di essere indirizzata a chiunque pensasse di operare nello stesso modo.

Praticamente i Democratici per Paola ed in particolare Graziano Di Natale e Francesco Città , non sono certo disponibili a mollare la leadership del partito.

Ed allora appena Niki Vendola ha preso le distanze dal PD non è parso vero a Piero Lamberti, visto il “gran rifiuto”, di bussare con forza al gruppo di SEL, insieme all’ ex candidato a sindaco Giovanni Abruzzo. La notizia non ha ancora il crisma dell’ufficialità perché potrebbe essere stata lanciata una esca appetibile per il PD paolano con il quale può essere sempre possibile raggiungere un accordo. La politica, infatti, è sempre dialettica ed incontro.

Ovviamente la ipotesi di entrare in massa nel Gruppo SEL( che a tal punto avrebbe anche un consigliere comunale) dovrebbe essere digerita dai dirigenti di Sel, ed in particolare da Guaglianone Nuccio, Mario D'Ambrosio e Francesco Giglio, già candidati consiglieri alle ultime amministrative nella lista guidata da Carlo Gravina.

Il problema è che il gruppo di Lamberti ha grossi numeri ed il suo ingresso dovunque potrebbe assumere il sapore di una annessione.

Pubblicato in Paola

Chiusura anticipata della campagna elettorale del PD nella città di San Francesco.

Giovedi 21 febbraio alle ore 17.00 presso il dopolavoro ferroviario chiuderanno la campagna elettorale:

-Il presidente dell’amministrazione provinciale di Cosenza Mario Oliverio

-L’europarlamentare Mario Pirillo

Le introduzioni saranno

-del segretario del PD Francesco Città

-del capogruppo del PD del comune di Paola Graziano Di Natale

Modera l’incontro Andrea Signorelli

Pubblicato in Paola

La Corte d’appello di Catanzaro ha condannato a tre anni di reclusione con l’accusa di estorsione e lesioni personali un paolano trentatreenne di Paola, il sig P.E. .

La vicenda giudiziaria nasce da una relazione che P.E. aveva avuto con una ragazza della zona,la vittima, troncata nel 2007.

In primo grado l’uomo che si era avvalso del rito abbreviato era stato condannato dal Gup del Tribunale di Paola a quattro anni.

La Procura generale aveva chiesto la conferma della condanna di Primo grado, ovvero la pena di quattro anni di reclusione.

Ma in Appello è venuto meno un capo d’imputazione, la violenza sessuale, per cui P.E. ha beneficiato di uno sconto di pena.

La storia tra i due giovani finisce nel settembre 2007.

P.E., secondo la ricostruzione della pubblica accusa, intima alla ex di consegnargli 1000 euro cioè il valore dell’orologio che le aveva regalato

Per ottenere i soldi aveva danneggiato l’automobile della ragazza e alcuni oggetti che quest’ultima custodiva nella sua casa, tra cui un cellulare e un televisore,

La ragazza gli da 500 euro

Nonostante ciò ’imputato ha continuato ad insistere fino ad ottenere l’intero pagamento.

Ma PE non demorse ed in un’occasione impugnando un coltello la morte per un sguardo che avrebbe rivolto ad altro ragazzo.

Poi continuò ad estorcere denaro alla vittima

“A gennaio del 2008 forse l’episodio più grave. L’imputato avrebbe colpito con pugni la compagna, dopo averla raggiunta tutto contrariato perché “si era rifiutata di dormire a casa sua”. La ragazza era sfuggita, come si legge negli atti, “all’ennesima aggressione dell’imputato”. Dopo averla presa a pugni in testa “le ha sbattuto ripetutamente il viso su un muretto sito in Via del Cannone e le cagionava lesioni personali consistite in ferita lacero contusa ad un’arcata sopraccigliare”.”

La vittima è stata assistita legalmente dall’avvocato Graziano Di Natale

La giovane dopo un incubo durato diversi mesi, ha denunciato la intera vicenda alle forze dell’ordine, dando inizio all’inchiesta e al processo.

Pubblicato in Paola
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