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Cosenza - "A seguito della recente operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Paola che ha disposto l'adozione di misure cautelari nei confronti di 14 persone, tra cui il sindaco ed altri amministratori del comune di Fuscaldo, il prefetto di Cosenza,

Paola Galeone, ha nominato un commissario prefettizio per assicurare la funzionalità dell'ente al quale sono stati attribuiti i poteri del sindaco e della giunta comunale".

Lo rende noto un comunicato stampa della prefettura.

"Il prefetto di Cosenza - prosegue la nota - ha altresì adottato i provvedimenti di sospensione dalle cariche elettive ricoperte, ai sensi del decreto legislativo n. 235/2012 (Legge Severino), nei confronti degli amministratori del Comune di Fuscaldo coinvolti nell'inchiesta della Procura della Repubblica di Paola".

Pubblicato in Paola

Dalla gestione del depuratore ai lavori di ripristino del lungomare. Al centro delle indagini gare e affidamenti sia del comune del primo cittadino Ramundo sia di Cosenza.

Elemento di collegamento fra i due enti un funzionario pubblico.

 

 

In manette 14 persone. Coinvolti imprenditori e professionisti. Tra i reati contestati corruzione, peculato e turbativa d'asta

Oltre 100 militari del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Cosenza sono impegnati dalle prime ore dell’alba, nell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare personale e decreto di sequestro preventivo, emessi dal gip Maria Grazia Elia, su richiesta del Procuratore capo della Repubblica, Pierpaolo Bruni,e dei sostituti Antonio Lepre e Teresa Valeria Grieco, nei confronti di 14 persone (2 ai domiciliari e 12 in carcere), ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di corruzione, tentata concussione, indebita induzione a dare o a promettere, peculato, turbative di gare pubbliche e di procedimenti di scelta dei contraenti della Pubblica Amministrazione e falso ideologico. Complessivamente 20 le persone indagate.

Appalti truccati: in manette sindaco e vicesindaco

Il provvedimento cautelare è stato emesso nei confronti di 14 persone, fra le quali il sindaco, Gianfranco Ramundo, il vice sindaco-assessore, Paolo Cavaliere, ed un l'assessore al bilancio, sport, turismo e spettacolo Paolo Ercole Fuscaldo del Comune di Fuscaldo, nonché un funzionario pubblico, imprenditori, un professionista ed altri soggetti, a seguito delle indagini effettuate dalla Compagnia Guardia di Finanza di Paola, aventi ad oggetto la gestione di molti appalti pubblici ed affidamenti diretti sia del comune di Fuscaldo che del Comune di Cosenza, afferenti lavori, servizi e forniture di valore complessivo pari ad oltre euro 7,5 milioni.

Il ruolo del funzionario pubblico

Elemento di collegamento fra i due enti locali cosentini: la figura di un funzionario, dipendente a tempo indeterminato presso il Comune di Cosenza ed autorizzato ad esercitare part-time le funzioni di responsabile di settore al Comune di Fuscaldo. Si tratta dell’ingegnere Michele Fernandez. A Palazzo dei Bruzi era attualmente in servizio al settore Decoro Urbano. Contemporaneamente, con la formula del cosiddetto scavalco, lavorava anche nel comune di Fuscaldo per metà settimana. Fernandez era stato coinvolto anche nell’inchiesta sui cosiddetti appalti spezzatino del comune di Cosenza. Le investigazioni di Polizia Giudiziaria hanno consentito di accertare l’esistenza di un collaudato sistema corruttivo e di collusioni nella gestione della cosa pubblica, alimentato da abituali condotte illecite poste in essere da pubblici ufficiali ed imprenditori, ai danni dei due comuni cosentini.

Le indagini

Le molteplici turbative delle gare e dei procedimenti di scelta dei contraenti della pubblica amministrazione sono state scoperte all’esito di articolate e complesse indagini, sviluppate mediante specifiche attività tecniche, analisi di una enorme mole di documentazione cartacea ed informatica acquisita all’esito di perquisizioni e sequestri (aventi ad oggetto anche 26 supporti informatici: tra personal computer, tablet e telefoni cellulari), assunzione di dichiarazioni testimoniali, indagini finanziarie ed accertamenti patrimoniali. Per ciascuna gara pubblica e di procedimento di scelta del contraente, i finanzieri hanno ricostruito gli accordi clandestini e le collusioni fra i soggetti pubblici e privati, nonché i mezzi fraudolenti utilizzati per assegnare illecitamente i lavori ed i servizi da parte dei comuni, in violazione alle norme contenute nel codice degli appalti ed altre che regolamentano l’esercizio della funzione pubblica.

In diversi casi, le indagini hanno documentato che gli atti contrari ai doveri d’ufficio ovvero le omissioni di atti dovuti da parte di Pubblici Ufficiali venivano retribuiti, in termini di contropartita ed in virtù di accordi corruttivi per effetto delle condotte di indebita induzione, da promesse illecite di utilità – consistite in incarichi professionali, assunzioni di lavoratori ed utilizzo gratuito di struttura alberghiera– ovvero dazioni di utilità – rappresentate da trasferimenti di sede di lavoro di pubblici dipendenti – ed altri“doni”.

Le principali gare pubbliche oggetto di indagine:

- affidamento diretto della gestione del depuratore comunale di Fuscaldo: valore complessivo oltre € 1.000.000,00;

- aggiudicazione dei lavori di ripristino del lungomare di Fuscaldo: valore complessivo dell’appalto € 236.000,00;

- gestione della raccolta, trasporto e conferimento in discarica dei rifiuti – differenziata ed assimilata – servizio di igiene urbana presso il Comune di Fuscaldo: valore complessivo dell’appalto € 4.000.000,00;

- affidamento diretto del servizio di pulizia spiagge del Comune di Fuscaldo: valore complessivo € 16.550,00;

- conferimento da parte del Comune di Fuscaldo di un incarico professionale;

- assegnazione delle concessione demaniali, in relazione al piano spiaggia del Comune di Fuscaldo;

- rifacimento di un manto stradale pubblico nella città di Fuscaldo a spese di un imprenditore (quindi non dovuto), già affidatario di commesse;

- installazione di undehors (insieme degli elementi mobili per la ristorazione, posti sul suolo pubblico o asservito all’uso pubblico);

- lavori di completamento della chiesa San Domenico di Cosenza: valore complessivo € 1.920.000,00;

- lavori aggiuntivi per il miglioramento dell’efficienza energetica del Teatro Rendano di Cosenza: valore complessivo € 90.000,00;

- acquisto da parte del Comune di Cosenza di un personal computer di ultima generazione, del quale se ne appropriava un Pubblico Ufficiale: valore € 1.337,00.

Il sequestro beni e la misura cautelare per due società

Disposto il sequestro di beni nei confronti di alcuni indagati e società, per un valore complessivo di 215 mila euro. A due società, inoltre, è stata applicata la misura cautelare interdittiva del divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione, per la durata di un anno.

LaCnews24

Pubblicato in Alto Tirreno

Davide Di Domenico, noto a Fuscaldo per il suo attivismo ambientalista e per il coraggio di denunciare il racket estorsivo subito nella sua qualità di imprenditore, avrà ora la possibilità di ascoltare – in un’aula di tribunale – le motivazioni che avrebbero indotto il maresciallo dei Carabinieri Michele Ferrante, all’epoca dei fatti operante proprio nel comune del Tirreno cosentino, a riservargli un trattamento “inquisitorio” solitamente applicato nei confronti di persone di elevata pericolosità pubblica e sociale.

L’accusa, sostenuta congiuntamente dal dott. Pierpaolo Bruni – a capo della Procura della Repubblica di Paola – e dalla sostituta Maria Francesca Cerchiara, imputa al sottufficiale dell’Arma una serie di reati che vanno dalle perquisizioni e ispezioni arbitrarie, alle lesioni personali aggravate, nonché minacce e abuso d’ufficio.

Ripercorrendo la vicenda bisogna partire da una fotografia, uno scatto effettuato nel corso di un comizio elettorale proprio da Davide Di Domenico il quale, successivamente al “click”, sarebbe stato oggetto di un’operazione di controllo talmente vigorosa da averne cagionato un trauma al gomito destro, con frattura del capitello radiale (prognosi: 95 giorni).

Motivo di tanto “zelo”, stante l’accusa messa a segno da Bruni e dalla Cerchiara, sarebbe stata l’eventualità secondo cui il maresciallo Ferrante avrebbe operato al fine di impedire al Di Domenico di fotografarlo insieme alle persone con cui si intratteneva.

Tutto ciò in spregio – secondo il Procuratore Capo e la sua sostituta – degli articoli 97 della Costituzione e del 36 e 57 del regolamento di disciplina militare, in quanto – libero dal servizio ed in abiti civili – eseguiva una perquisizione ed una ispezione personale senza alcuna giustificazione, omettendo di redigere il verbale delle operazioni compiute.

Anzi, all’esito dell’operazione, lo stesso Di Domenico è stato deferito all’autorità giudiziaria per un procedimento penale a suo carico che, la stessa Procura – dopo aver comunque autorizzato il sequestro del telefonino dell’uomo – ha successivamente archiviato (focalizzando invece l’attenzione sulla posizione di un altro soggetto di Fuscaldo che, secondo gli inquirenti, avrebbe fornito una falsa testimonianza al fine di danneggiare l’ambientalista per favorire il maresciallo).

Su questa serie di anomalie sono state prodotte addirittura tre interrogazioni parlamentari, proposte – al tempo in cui l’asse di governo nazionale non era stato ancora neanche ipotizzato – dagli allora esponenti di Lega e MoVimento 5 Stelle.

A rendere ancor più disagevole la posizione del politico ambientalista fuscaldese, vi sarebbe poi la questione legata alle presunte minacce (Ferrante avrebbe detto a Di Domenico: «Te la farò pagare…» e ancora: «Ti faccio vedere io, dove cazzo devi andare…») e agli “Op/85” redatti dai Carabinieri, «i quali – si legge nell’interrogazione pentastellata del 18 ottobre 2017 – avrebbero annotato ogni persona con cui lo stesso (Davide Di Domenico, ndr) avrebbe avuto contatti durante la giornata (comprese la moglie e la cognata), controlli che sarebbero stati inseriti nella banca dati del CED (centro elaborazione dati), a parere degli interroganti senza alcun giustificato motivo di tutela dell’ordine, della sicurezza pubblica e di prevenzione e repressione della criminalità, ma con una finalità evidentemente ritorsiva». “Segnalazioni” cui non sarebbero stati esenti neanche poliziotti, giornalisti, carabinieri e professionisti in genere. Tutti adesso esposti all’eventuale rischio “automatico” di controlli approfonditi in ogni circostanza.

Allo stato attuale il maresciallo Michele Ferrante risulta “trasferito” dalla Compagnia di Paola al Comando Provinciale di Cosenza, mentre per quanto concerne il processo a suo carico bisognerà attendere il 9 gennaio del prossimo anno, quando nell’aula di giustizia del Tribunale di Paola – dove sarà difeso dagli avvocati Giuseppe Bruno e Armando Sabato – avrà modo di replicare alle accuse mosse dal Procuratore Capo, Pierpaolo Bruni, dalla sua sostituta  e dallo stesso Davide Di Domenico (la cui testimonianza sarà assistita, nella circostanza, dall’avvocato Antonio Ingrosso di Cosenza).

Da Iacchite - 1 novembre 2018

Fonte: Marsili Notizie (http://www.marsilinotizie.it) di Francesco Frangella

Pubblicato in Paola

E' accaduto intorno alle 4.00 della notte, nel territorio di Fuscaldo.

E' stato investito un poliziotto in servizio alle volanti al commissariato di Paola.

Il poliziotto era fermo in un'area di sosta e stava discutendo con un utente che aveva bisogno di consulenza.

Mentre la pattuglia effettuava l'attività di servizio, sopraggiungeva sul posto un'auto di grossa cilindrata, condotta da un giovane di 25 anni.

Quest'ultimo, successivamente è risultato con un tasso alcolemico superiore ai livelli consentiti dalla legge.

L'auto ha investito in pieno il poliziotto che è stato sbalzato in avanti per circa una cinquantina di metri.

I rilievi sul posto sono stati svolti dai carabinieri che hanno posto sotto sequestro sia l'automobile che il telefonino cellulare.

Infatti, secondo una prima ipotesi, il giovane conducente dell'auto, era intento a guardare un filmato su you tube perché, pare, che il telefono cellulare sia stato trovato vicino al cambio e, al momento dell'incidente, scorreva proprio un filmato.

La fatale distrazione sarebbe potuta costare la vita al poliziotto.

Il conducente dell'auto, infatti, per i vari fattori che sono al vaglio degli inquirenti, non avrebbe visto il poliziotto colpito in pieno.

Solo dopo aver proseguito la marcia, probabilmente, si è reso conto di ciò che era accaduto, visto che anche il cristallo anteriore dell'auto è andato in frantumi.

L'auto si sarebbe fermata circa cento metri più avanti del luogo di impatto. Il poliziotto in forza alle volanti è rimasto sull'asfalto.

Alcuni carabinieri, fuori dal servizio, sono intervenuti sul posto e si sono fermati a prestare soccorso.

Nel frattempo è intervenuta l'auto di servizio dei militari che ha effettuato i rilievi.

Il poliziotto è ricoverato all'ospedale dell'Annunziata di Cosenza con fratture multiple e, per fortuna, non versa in pericolo di vita.

Il conducente dell'auto è stato accompagnato in ospedale per le analisi sul tasso alcolemico e su eventuale utilizzo di sostanze stupefacenti.

FUSCALDO – 4 ago

Pubblicato in Alto Tirreno

Un 34enne di Cleto, noto alle forze dell’ordine per reati in materia di stupefacenti, armi e contro il patrimonio, è stato tratto in arresto in ottemperanza all’ordine di esecuzione per espiazione della pena detentiva emesso dall’Ufficio esecuzioni Penali del Tribunale Ordinario di Bolzano.

Il giovane, riconosciuto colpevole del reato di furto in abitazione, dovrà espiare la pena residua di 5 mesi di reclusione presso la Casa Circondariale di Paola. 

Un 38enne di Fuscaldo, noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e la persona, è stato tratto in arresto in ottemperanza all’ordine di esecuzione per espiazione della pena detentiva emesso dall’Ufficio esecuzioni Penali del Tribunale Ordinario di Bolzano.

L'uomo, riconosciuto colpevole del reato di Violazione degli obblighi di assistenza familiare, dovrà espiare la pena residua di 5 mesi di reclusione in regime degli arresti domiciliari. 

Un 35enne di Fuscaldo, noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e la persona, è stato tratto in arresto in ottemperanza all’ordine di esecuzione per espiazione della pena detentiva emesso dall’Ufficio esecuzioni Penali del Tribunale Ordinario di Paola.

Il giovane, a seguito del provvedimento di determinazione del cumulo di pene concorrenti,dovrà espiare la pena residua di 1 anno e 6 mesi di reclusione in regime degli arresti domiciliari. 

Sul fronte della repressione del porto abusivo di strumenti idonei ad offendere e della prevenzione di eventuali condotte conseguenti, un 51enne di Paola è stato denunciato a piede libero per l’ingiustificata disponibilità, emersa a seguito di perquisizione personale, di n. 1 coltello chiaramente utilizzabile per l’offesa alla persona.

Nell’ambito delle attività di verifica del rispetto della legislazione riguardante la detenzione delle Un 27enne di Fuscaldo è stato deferito a piede libero per violazione degli obblighi derivanti dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale a cui lo stesso è sottoposto.

Nell’ambito del contrasto alle condotte previste nel Testo Unico Stupefacenti, cinque giovani, sono stati segnalati alla locale Prefettura, in quanto, a seguito di altrettante perquisizioni personali e veicolari, sono stati trovati in possesso di quantitativi compresi tra n. 1 gr e n. 4 gr di sostanza stupefacente tipo marijuana. N. 62 le infrazioni al Codice della Strada accertate. N. 5 le patenti ritirate per varie violazioni al Codice della Strada, tra cui guida in stato di ebbrezza e guida senza patente, e n. 7 i veicoli sequestrati amministrativamente.

Pubblicato in Basso Tirreno

Le armi sono state rinvenute durante un servizio di controllo dei carabinieri di Paola. Tre le persone denunciate. Trovate anche 400 cartucce

Sette fucili sono stati sequestrati dai carabinieri della Compagnia di Paola nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio tra i comuni di San Lucido, Paola, Fuscaldo, Guardia Piemontese e Cetraro.

In particolare, per reati che vanno dall’omessa custodia all’abusiva detenzione di armi da fuoco, sono stati denunciati in stato di libertà un 61enne di Aiello Calabro e un 52enne e un 62enne entrambi di Fuscaldo.

Trovate anche più di 400 cartucce.

Nel corso del servizio sono state anche controllate oltre 200 persone e altrettanti veicoli.

Svolte numerose perquisizioni personali, veicolari e domiciliari.

Ndr Resta da capire come sia stato possibile denunciare “61enne di Aiello Calabro” se i controlli sono stati effettuati soltanto nei comuni di “San Lucido, Paola, Fuscaldo, Guardia Piemontese e Cetraro”.

Vi faremo sapere domani!

Pubblicato in Paola

In verità il titolo esatto del convegno è “Coltiviamo Futuro, fondi europei e risorse per l’agricoltura”.

All’incontro, promosso dall’Uci di Fuscaldo, sono previsti di Gianfranco Ramundo, sindaco di Fuscaldo, di Paolo Cavaliere, assessore all’agricoltura sempre di Fuscaldo, di Roberto Perrotta sindaco di Paola.

Non manca Luigi Incarnato, commissario di Sorical spa (Società Risorse Idriche) non per farsi pubblicità perle prossime elezioni ma per confermare che senza soldi non si dicono messe e senza acqua non si fa agricoltura

Giustificata invece la presenza di Franco Laratta, consigliere di amministrazione dell’Ismea che ha tenuto la relazione introduttiva affermando che «la Calabria, per i mutamenti climatici in corso, sarà una regione che potrà disporre di sei mesi di stagione estiva, e potrà avviare produzioni agricole fino ad oggi impensabili.

Se ci sappiamo organizzare per tempo, se le istituzioni faranno il loro dovere, se ci saranno investimenti privati intelligenti, potremo veramente fare della Calabria il giardino d'Europa».

L’incontro si è svolto ieri venerdì 16 febbraio alle ore 18, presso l’Hotel Total di Fuscaldo.

Ha moderato i lavori Giovanni Folino.

Per l’Uci è stato previsto l’intervento di Monica Fiorito, presidente della sede locale dell’Unione Coltivatori Italiani, di Mario Serpillo, Presidente nazionale dell’Organizzazione, per la chiusura dei lavori.

Un incontro per agricoltori ?

Mah!

Pubblicato in Paola

salparete marsiliSei un appassionato di pesca sportiva? Sei un vero e proprio professionista? In entrambi i casi non puoi fare a meno di utilizzare il nuovissimo modello di salparete “Marsili”.

Sempre più persone oggi si appassionano di pesca, e sono sempre di più le tecniche di pesca utilizzate; sono tante le federazioni sportive presenti nel nostro paese, e sono tantissimi i tornei di pesca che vengono organizzati su tutto il territorio nazionale; sono innumerevoli, infine, gli attrezzi di ultima generazione utilizzati oggi, e sempre di più la tecnologia che investe un settore per tanto tempo rimasto molto ancorato su elementi di tradizione più che di innovazione. Che molti pratichino la pesca per pura passione o perché lo si trovi un hobby rilassante da trascorrere all’aria aperta, è indispensabile dotarsi di quanto la tecnologia oggi è capace di offrirci per agevolare questo hobby, o quello che magari è un vero e proprio lavoro. Anche se poi la pesca sportiva è solo un modo per mettersi in una posizione di parità con la propria preda, ed anche se l’obiettivo non è nemmeno quello di catturare la preda o di nutrirsene. Sia che la pesca venga intesa solo come una sfida con se stessi per cercare di catturare il pesce per poi liberarlo nuovamente in mare (quella che gli anglosassoni chiamano la “catch & release”), sia che l’idea sia quella di catturare il pesce ma senza ucciderlo (no-kill), in entrambi i casi è opportuno dotarsi di un buon salparete.

Per tutti gli innamorati sia di pesca sportiva, ed ovviamente anche per i professionisti esistono in commercio dei verricelli utilissimi per raccogliere le reti. Uno di questi è il nuovissimi modello “Marisili”. Si tratta di una salparete che è utilissimo per raccogliere, appunto, le reti, ma anche per nasse e calume. Il tutto senza il minimo sforzo. Infatti il salparete è elettrico, dotato di un motore da 300 w. Il motore è estremamente affidabile e silenzioso. Il salparete modello “Marsili” è un attrezzo sicuro e a basso consumo. Infatti “Marsili” consuma appena 20 A, ed è dotato di un fusibile di protezione. Come ogni salparete è dotato di invertitore di marcia e di un regolatore di giri. Un attrezzo, dunque, indispensabili ancora più che utile per chi pratica la pesca sportiva a livello di passione o per i professionisti. Acquista qui il tuo salparete  oppure il 0039 3478532838

Il motore del “Marsili”, affidabilissimo per raccogliere reti automaticamente e senza nessuno sforzo, è il gioiellino di questo salparete costruito interamente in acciaio inox lucidato. Ciò permette al salparete di non temere la corrosione. Nessuna paura quindi per gli agenti atmsferici o per la salsedine: l’acciaio inox, infatti, preserva l’intero salparete, compresa la ruota da 35 centimetri di raggio anch’essa totalmente in acciaio inox.

Anche la velocità di recupero del salparete è ottima. Infatti il salparete “Marsili” ha una velocità di recupero di 18 metri al minuto.

Per informazioni sul salparete “Marsili” si può chiedere informazioni telefonando, in orari di ufficio, al seguente numero: 3478532838

Pubblicato in Italia

Era andato con la moglie a fare spesa al supermercato

Complice probabilmente il buio, forse la disattenzione è stato travolto da un Fiorino .

Nessun problema per la moglie

 

L’autista del Fiorino si è fermato a prestare soccorso.

 L’investito era originario di Fuscaldo.

Il tragico incidente mortale è avvenuto nel tardo pomeriggio di oggi 23 gennaio nella città del Santo.

Inutili, purtroppo, i soccorsi dei sanitari del 118 e anche dell’automobilista investitore, che si è subito fermato immediatamente a prestare soccorso.

L’uomo è deceduto quasi subito.

Sul posto, per accertare le cause dell’incidente, si sono recati i carabinieri.

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L'uomo si trovava in un appartamento tra Fuscaldo e Guardia Piemontese ed è stato subito arrestato. Nel tentativo di scappare ha scagliato un televisore contro i militari.

I carabinieri lo sorprendono a rubare in appartamento e lui si scaglia contro i militari lanciandogli un televisore.

L'episodio è avvenuto sabato notte in un condominio tra i comuni di Fuscaldo e Guardia Piemontese.

In seguito ad una segnalazione al 112 di alcuni condomini, i militari hanno sorpreso l'uomo, M. B. di 40 anni, di Cosenza, noto alle forze dell’ordine per reati contro la persona ed il patrimonio intento a rovistare tra gli effetti personali dei proprietari di casa.

Successivi accertamenti, hanno permesso di accertare che M.B. si era introdotto nell’appartamento, approfittando di una persiana probabilmente lasciata socchiusa.

Nel tentativo di fuggire e mettersi in salvo, ha scagliato contro i carabinieri un televisore che è stato prontamente schivato.

Dopo il rinvenimento del denaro e degli oggetti sottratti ai proprietari di casa, l'uomo è stato tratto in arresto.

Anche una volta messo in sicurezza, l’arrestato ha continuato a pronunciare frasi ingiuriose e minacciose all’indirizzo dei militari operanti.

L’accusa è stata di furto in abitazione e resistenza a Pubblico ufficiale.

A seguito dell’udienza di convalida, che si è celebrata stamattina mercoledì 10 gennaio, a carico del M.B. è stato disposto l’obbligo di presentazione alla pg.

Pubblicato in Alto Tirreno
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