Amici e parenti avevano cominciato a diffondere link e locandine sul web per ritrovarlo perché non era tornato a casa negli ultimi tre giorni, ma ieri pomeriggio lo scaleoto Mattia D'Ingianni è stato trovato morto lungo i binari della linea ferroviaria Paola-Sapri, tra le fermate di Scalea e Diamante. La notizia si è diffusa solo in serata, quando Rete Ferroviaria Italiana ha annunciato con un comunicato il ripristino della circolazione rallentata dalle 15.30, «per il rinvenimento di un cadavere lungo la sede ferroviaria. I treni in viaggio hanno registrato ritardi medi di 15 minuti, con punte massime fino a 30 minuti». In un primo momento, i controlli serrati della polizia nei vagoni dei treni in sosta avevano spinto i passeggeri a pensare che si trattasse di un'operazione antidroga.
Il ritrovamento
Il corpo del giovane Mattia giaceva lungo i binari probabilmente dal giorno stesso della scomparsa, presumibilmente dopo essere stato investito da un convoglio senza che il macchinista se ne fosse accorto. A scorgere il cadavere del giovane è stato ieri un altro macchinista a bordo di un altro treno di passaggio in quella zona, che ha subito inviato la segnalazione a Rfi. Di conseguenza la polizia ferroviaria di Sapri poco dopo è arrivata sul posto e ha avviato le indagini, rese difficili dall'assenza di un documento di riconoscimento.
Il riconoscimento in tarda serata
Per lunghe ore a Scalea si sono vissuti momenti di ansia, in attesa di conoscere l'identità della vittima. Nella tarda serata di ieri il riconoscimento da parte dei famigliari e i controlli incrociati da parte delle forze dell'ordine, hanno reso vane le speranze di amici e conoscenti. Il corpo senza vita era proprio quello di Mattia, alto 1.70 mt, allontanatosi di casa a piedi con in dosso vestiti scuri e larghi. Così recitavano gli appelli postati su facebook. Al momento non si esclude nessuna ipotesi sulla tragica fine, anche se l'ipotesi più accreditata è quella di un macabro e inspiegabile suicidio.
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Incidente senza particolari conseguenze ieri a Paola.
Grazie al tempestivo intervento del macchinista di turno sul treno merci 78861 diretto da Paola a San Ferdinando è stato scongiurato il peggio.
Uno dei vagoni infatti intorno alle 7:20 è fuoriuscito dai binari dopo essere partito dalla stazione ed aver percorso pochi metri.
Ad evitare che il deragliamento potesse ingolfare il traffico ferroviario o nell’ipotesi più pessimistica provocare feriti, è stato il macchinista che ha interrotto immediatamente la corsa.
Il recupero del convoglio finito fuori dalle rotaie ha comportato diverse ore di lavoro ed è terminato intorno alle 12:00 senza però influire sulla regolare circolazione dei treni in quanto si trovava in un binario a sé stante.
Intanto è ancora in corso l’inchiesta diretta dalla Procura di Paola con a capo il procuratore Pierpaolo Bruni sullo svio del treno regionale Paola – Cosenza con a bordo 100 persone avvenuto lo scorso dicembre nella galleria Santomarco.
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